- Ora, questo paragone dei fiumi simboleggia in breve fòrmula tutte le circostanze fondamentali d'un paese.
Il corso continuo dell'Adda rappresenta uno strato aqueo, il quale coprisse a notèvole altezza tutta la superficie del suo bacino; ma le aque che còlano annualmente nella Senna, diffuse su tutta la superficie del suo bacino, appena giungerèbbero alla sèttima parte di quell'altezza. Che avviene dunque delle piogge che discèndono sotto quel cielo tanto men sereno del nostro? - Nel bacino della Senna cade veramente men aqua che fra noi; e cade poi dispersa in minute e frequenti pioggie, che anche nell'estate fanno tetro il cielo e fangosa la tetra, svaporando largamente prima di giùngere al fiume, il quale appena riscuote dalla vasta campagna un terzo della pioggia che vi scende. Nella nostra valle, la stagione più piovosa è l'autunno; men piovosa è la primavera, meno ancora l'estate; anche nella parte più bassa e aquidosa della pianura, il sereno regna la metà dei giorni dell'anno; nella zona media, più della metà; sull'altopiano, più ancora; e il maggior nùmero di questi lìmpidi giorni è nell'estate. Le aque scèndono adunque in generose piogge; poca parte si sperde in vapori; il più scorre impetuoso ai fiumi; onde il Po riceve la maggior parte delle aque pioventi nel suo bacino, e l'Adda più ancora.
L'Adda non segue col suo deflusso l'andamento delle piogge, perchè queste prèndono piuttosto forma di nevi, riservate ad alimentarla solo fra gli ardori della successiva estate; cosicchè, pòvera nelle due stagioni piovose, si gonfia costantemente in giugno e luglio.
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