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      La legge romana sostituì all'incerta communanza cèltica il diritto di piena proprietà; e così propose alle famiglie le grandi aspettative del futuro, le animò alle grandi òpere territoriali, alle irrigazioni, agli scoli. Le antiche arginature etrusche si prolungàrono lungo l'alveo del Po; già Lucano le descrive. L'Insubria, già vastamente irrigua (ob aquæ copiam, milii feracissima. Strab.), si coperse di ubertosi poderi, che consèrvano ancora i nomi delle famiglie innovatrici: Campagne-Valerie, Villa-Pompejana, Isola-Balba, Balbiano, Corneliano, Albuzzano. Represso l'uso delle prede, gli armenti celati nelle Alpi scèndono al piano; la palude abitata da feroci cignali diviene plàcida praterìa, dove i garzoni di Virgilio àprono e chiùdono i rivi. I colli fioriscono d'àrbori fruttìferi (planities felix... collibus fructiferis. Strab.); la vite delle Alpi Rètiche acquista grido; il ciriegio, il pèrsico, il cotogno, il pomo d'Armenia sono propagati dai giardinieri romani; il castagno dell'Asia Minore sale a nutrire i pòpoli fin sulle cime dei monti; l'olivo, che ai tempi di Beloveso era ignoto in tutta l'Italia, fa molle contorno ai laghi, coltivato forse dagli agricultori greci che Cèsare chiama sul Lario, e che ripétono nei nostri villaggi i nomi di Corippo, di Plesio, di Picra, di Lenno, di Delfo, dei Corinti e dei Dori.
      Ma più ìntima e più durèvole fu la mutazione che la legge romana introdusse nella vita domèstica, annunciando alle bàrbare stirpi i sacri diritti delle spose e della prole, i doveri dell'educazione, la providenza delle tutele, la libertà dei testamenti, limitata dalle aspettative delle legìtime eredità. L'ideale della matrona romana non uscì dai serragli dell'Oriente, nè dai ginecèi della Grecia, nè dalla càmera servile e dalla turpe morganàtica dei Celti e dei Goti; per esso la donna di Virgilio si eleva ad immensa altezza sulle ancelle degli eròi d'Omero; in esso sta il principio che distingue il contubernio dei bàrbari dalla famiglia europèa; è una vasta emancipazione che comprende d'un tratto la metà degli èsseri viventi.


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Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





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