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      Dalla metà del sècolo in poi si attivò un'immensa divisione e suddivisione di beni; il numero dei possidenti e degli agiati crebbe nella proporzione stessa in cui crèbbero i frutti. Si cominciò a sciògliere i fedecommessi, che unìvano nelle famiglie la noncurante opulenza dei primogèniti con la povertà, l'umiliazione, la forzata carriera dei cadetti e delle figlie. Si abolìrono le mani morte; si rimìsero nella lìbera contrattazione i loro sterminati beni; si alienàrono i pàscoli communali; si riordinàrono le amministrazioni de' municipj; si rivocò l'educazione pùblica a mani dòcili e animate dallo spìrito del sècolo e del governo; si abolirono i vìncoli del commercio, la schiavitù dei grani, quasi tutte le mete dei commestìbili, e i regolamenti che inceppàvano le arti. La subitanea apparizione delle novelle merci inglesi e francesi scosse il nostro torpore, fomentato dalle proibizioni spagnole, e risuscitò per noi la vita industriale. Si apèrsero strade; si sopprèssero barriere e pedaggi; si ridùssero a tre o quattro ore le distanze tra città e città, che prima si varcàvano a forza di buoi e a misura di giornate. Si abolìrono le preture feudali, in cui per conto di privati si mercava la giustizia; si abolì un Senato, sul quale pesava la memoria di supplizj iniqui e crudeli; si abolìrono gli asili che i ladroni godèvano sui sacrati dei tempj, e dietro le colonnette dei palazzi signorili; non si vìdero più assassini nelle chiese; le sezioni anatòmiche fecero sparire l'aqua tofana; si abolì la tortura, che puniva nell'innocente i delitti dell'ignoto; spàrvero le fruste, le tenaglie infocate, le orrìbili rote, l'inquisizione; in luogo di sotterranei fetenti e di scelerate galere, si fondàrono laboriose case di correzione.


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Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





Senato