In terzo luogo, le singole facultà mentali, la sensazione, la memoria, l'attenzione, la riflessione non sono esseri separati, ma un unico essere pensante ch'esercita diversi atti. Di tutti questi atti esso ha un'unica coscienza, nella quale anche le idee più disparate vengono a darsi ricapito, e ad associarsi in varj modi sia per simiglianza intrinseca sia per diretta opposizione, sia per circostanze estrinseche di luogo e di tempo, sicché la presenza dell'una apporta inevitabilmente nello spirito la presenza dell'altra.
In quarto luogo le idee universali come lo spazio, il tempo, il numero, l'essere, la sostanza, l'azione, ripetendosi per tutti i generi servono a collegarli sotto un aspetto commune. Dagli universali si passa per deduzione ad altri universali; e questi rimangono legati con quelli; e con essi si collegano tutti gli oggetti in cui li ravvisiamo.
In quinto luogo, molte operazioni riflessive, come la sintesi, la classificazione, la deduzione, consistono già nel ravvicinare le idee e nell'ordinarle e nel connetterle in diversi modi; il che prepara, per così dire, i fili da tessere poscia in sistemi.
L'uomo dunque e perché vive in presenza ad un unico universo: e per la limitata natura del suo intelletto: e per l'unità della sua coscienza: e per l'identità degli universali: e pel complessivo effetto di tutte le operazioni riflessive, tende a far sistema delle sue nozioni anche se lo imaginiamo onninamente isolato, a guisa della statua pensante di Condillac e di Bonnet.
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Condillac Bonnet
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