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      L'umanità è la sfera nativa di tutto ciò che nel pensiero delle nazioni appare sovrumano. Codesto concetto si vede con tutta semplicità simboleggiato in un detto evangelico: "Poiché ove sono due o tre congregati nel mio nome, ivi in mezzo di loro son io".
      Vico ed Hegel intrapresero l'istoria delle idee nei popoli, intrapresero l'Ideologia della società. Ma non risalirono a descrivere i nuovi modi d'azione in cui la società poneva le facoltà dell'individuo; lasciarono intatta la Psicologia della società. Rimase ad indagarsi per quali altri modi, oltre al linguaggio, le menti associate nelle famiglie, nelle classi, nei popoli, nel genere umano, potessero collaborare alla commune intelligenza, ovvero contrariarla; e come venissero ad operare con metodi ed effetti che sarebbero impossibili alle menti solitarie.
      Questa Psicologia delle menti associate è un necessario anello tra l'Ideologia dell'individuo e l'Ideologia della società. A questa nuova carriera di ricerche, a questa scienza negletta, che può fornire nuovi sussidii alla cultura delle nazioni, io invito gli studiosi. E anticipo intanto altra porzione del mio tributo.
      Ed ora, dall'argomento generale venendo ad uno dei suoi capitoli, traccerò in breve la reciproca azione che hanno più menti, poste fra loro in antitesi, attuate cioè da contrarie idee.
      Fichte vide l'antitesi nell'individuo, quando, raccogliendosi nell'intimo della coscienza, viene a discernere l'io dal non io. Ma, nel suo punto di mira, non ebbe a rilevare che in quel non io stavano confuse la bruta natura e la società umana; non osservò che in quel non io poteva opporsi al pensiero nostro il pensiero altrui.


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Psicologia delle menti associate
di Carlo Cattaneo
pagine 74

   





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