Ma parecchi anni dopo la morte di Condillac, per la viva influenza della sua filosofia, sola presente allora all'intelletto francese, la rivoluzione impose alla chimica nascente quella nomenclatura in cui le scoperte future della scienza tralucevano già nei nomi delle cose. Poiché chi primamente chiamò solfuri le composizioni binarie del zolfo, aveva già predestinato che, scoperto e denominato il cloro o l'iodio, i loro binarii dovessero chiamarsi ioduri e cloruri; dati i quali nomi è già data in parte l'idea. E così avessimo saputo, e sapessimo, volgere a profitto d'altre scienze quelle due sublimi esagerazioni di Cartesio e di Condillac.
A fecondare validamente l'antitesi è necessaria la deliberata opera di più menti. Un individuo solo può ben oscillare debolmente nel dubio fra due idee non ancora ben certe; ma perciò appunto il conflitto vitale non può esser mai così risoluto e potente come quando si scontrano due individui, due sette, due popoli, mossi da contrarie persuasioni, da vanaglorie, da offese, da odii che un uomo non può mai concepire contro sè stesso. Poiché le antitesi entrano spesso nell'intelletto quasi di furto, ispirate dalli interessi e dalle passioni. Ah, pur troppo, in ogni consiglio di legislatori v'è quasi sempre una generale e ostinata antitesi che precede tutti i ragionamenti, anzi tutte le quistioni, dettate piuttosto dagli interessi che dalle coscienze. Nei conflitti della vita, il ragionamento è l'arte reciproca di tutte le passioni; la ragione pura è un atto d'analisi, è un'astrazione.
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