Ma siccome i geologi rilevarono che quelle pietre non si trovano naturalmente sparse in quelle vicinanze, fecero induzione che fossero colą recate per un primordio di communicazione vicinale con altri selvaggi amici o nemici che avessero potuto rinvenirle altrove o averle da altri.
Perloché queste umili pietruzze sarebbero il pił antico documento non solo d'un commercio da gente a gente, ma della prima propagazione d'un'idea. Le menti associate gią solamente nelle tradizioni del passato avevano adunque gią incominciato a communicarsi fra loro da tribł a tribł le idee del presente. Alla tradizione ereditaria si aggiungeva gią la propaganda vicinale.
Parimenti quando in quelle terre sepolcrali si dissotterrano le ceneri e i carboni di quei focolari selvaggi, si ha un documento antichissimo della propagazione contemporanea del fuoco; - altra idea-madre, pił feconda di tutte, e pił varia nelle sue applicazioni alla scoperta d'altre idee-madri. Quella nuova fonte di calore e di luce fu anche in etą successive trasmessa come cosa sacra. Nel Zendavesta la fondazione delle cittą e delle colonie č chiamata la propagazione dei fuochi. Anche in pił lontani secoli, i re persiani solevano mandare inanzi al loro esercito fochi sacri, accesi sopra altari d'argento, come se volessero con quel dono allettare i popoli ad accettare i beni della loro signoria: - Ignis, quem ipsi sacrum et aeternum vocabant, argenteis altaribus praeferebatur (Curt. 3.3. Forc. Ignis).
Il foco sacro era custodito nei templi; spento veniva riacceso con mistiche solennitą, la cui tradizione vive tuttavia fra le mutate nostre credenze.
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Zendavesta Curt
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