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      La partecipazione del foco rimase per sempre un diritto della famiglia, un diritto delle genti; l'esclusione era un'ingiuria, una pena, un esilio, una guerra, una maledizione: - Hostes judicemur; aquâ et igni nobis interdicatur (D. Br. Forc. Interdicere).
      Signori, l'umanità è ben giovine. L'invenzione del foco appena ha compiuto il giro del globo. Ho letto ne' miei primi anni, se ben mi ricordo nella collezione del Laharpe o nei viaggi di Cook, che in qualche isola del grande Oceano, quando li aborigeni videro ardere per la prima volta il foco, lo stimarono una cosa viva, e avendo osato toccarlo, si credettero morsi da un animal feroce. Qui la propaganda vicinale si dilata in propaganda delle nazioni. Le osservazioni d'una tribù divengono cognizioni del genere umano.
      Ogni arte nuova diviene un nuovo campo d'analisi. Chi ha scoperto l'uso del fuoco ha fatto strada alla scoperta dei metalli. Chi ha intraveduto in un tronco natante una nave, ha preordinato per sè e suoi come per gli stranieri, per i viventi come per i posteri, una serie di successive scoperte, che senza limite di materia e di forma, sempre crescendo, giunse fino a noi e crescerà fin che duri il genere umano. Ma queste successive analisi che svolgono dal seno d'un'idea madre le nuove arti consistono nell'osservare le leggi della natura, per conformarsi ad essa: - "Natura parendo vincitur", - disse Bacone. E riescono più facili o difficili, secondo che corrispondono alle tradizioni e disposizioni delle società. Le menti associate in questa analisi ereditaria e progressiva oscillano dunque perpetuamente tra un ordine ideale che rappresenta le leggi invariabili della natura - e un altro ordine ideale che rappresenta, in dati tempi e luoghi e popoli, le condizioni della società.


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Psicologia delle menti associate
di Carlo Cattaneo
pagine 74

   





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