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      Le tribù vicine, o perché amiche o tanto più perché nemiche, dovevano ammaestrarsi coll'esempio e colla forza prevalente delle offese. L'arco e la fionda furono a quei tempi ciò ch'è in questi giorni il fucile prussiano. O perire o imitare; o perire o accettare un'idea!
      Siffatte communicazioni primitive dovevano essere più agevoli e immediate lungo le convalli dei grandi fiumi nelle regioni più temperate; poiché offrono una lunga sequela di luoghi ubertosi ove piante e animali trovano alimento nella terra e nelle aque; epperò le tribù possono trovare vita meno incerta e faticosa; moltiplicarsi ed assicurarsi col numero; coordinare i frammenti delle tradizioni iniziali nel seno di prevalenti lingue mediatrici; appropriarle con nuove inflessioni e composizioni e con traslati ad esprimere ordini d'analisi sempre più elevati; a tentare le prime astrazioni del numero, del tempo, dello spazio, delle forme. I poteri dell'osservazione non sono più angustiati dalle inesorabili necessità d'una perpetua carestia. Sono ognor più liberi li atti dell'attenzione; ognor più largo il suo campo. Le genti, potendo anche più facilmente moversi da luogo a luogo, possono raccogliere maggior numero di scoperte locali. Ciò accresce vie più la facilità del vivere, l'addensarsi delle società. Ricomincia il lavoro sociale; ma non è più quello della tribù solitaria; è la tradizione d'un popolo nel seno d'un vivere migliore. Si comincia ad aver tempo. È ciò che i Latini chiamano ozio; l'ozio per lo studio; otium studio, come scrive Cicerone; cioè riposo e pensiero.


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Psicologia delle menti associate
di Carlo Cattaneo
pagine 74

   





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