!
SALVATORE FRANCONE
Bei precedenti per essere creduto nelle smentite sull’affare Herz! E dire che questi precedenti bastarono per costringere allora Francesco Crispi a discendere dal potere innanzi al verdetto della pubblica coscienza.
E fu allora che il severo Giacomo Dina nelle colonne della Opinione (26 e 28 marzo 1878, n.d.r.) scriveva:
L’on. Crispi potrà difendersi vittoriosamente davanti ai Tribunali: ma rimane un Tribunale più elevato, quello della coscienza pubblica, al cospetto della quale egli è già comparso e da cui fu condannato, senza attendere gli oracoli del procuratore del re. La vita politica dell’on. Crispi è finita.
E poi:
L’on. Crispi riuscirà a giustificarsi davanti ai Tribunali: ma la coscienza popolare è tanto più inesorabile quanto più la legge è impotente a tutelare certi riguardi di pubblica morale.
E tornano a mente le parole di fuoco con cai Sidney Sonnino - oggicollega di Crispi e ministro del Tesoro - stimmatizzava Francesco Crispi il 10 marzo 1878.
Parla, parla o Sonnino!
Che magistrati e giurati assolvano o no Francesco Crispi, che egli abbia o no una maggioranza di deputati pronti a dargli all’occasione un voto di fiducia, ormai il verdetto, quanto alla moralità dell’uomo, è stato pronunciato dalla nazione intera: e per quanto sia sconfortante il pensare che uomini in cui il senso morale è così basso possano in Italia pervenire ai più alti uffici dello Stato, non siamo però giunti a tale indegnità che vi si possano mantenere di fronte alla riprovazione unanime di tutta la cittadinanza Onesta.
| |
Herz Francesco Crispi Giacomo Dina Opinione Tribunali Tribunale Tribunali Sidney Sonnino Crispi Tesoro Francesco Crispi Sonnino Francesco Crispi Italia Stato Onesta Crispi
|