Roma, 6-9-89
I.
Onoratissimo Comm. TanlongoDal presidente del Consiglio dei ministri.
Caro Commendatore,
l’on. deputato Roberto Galli le recherà questa mia. Abbia la bontà di consentirgli il favore che le domanderà.
Con anticipati ringraziamenti.
aff. CRISPI
(Postilla di Tanlongo: Il favore domandato è stato quello di favorire l’onorevole Galli che stante la raccomandazione del presidente del Consiglio ho dovuto ajutare - 9 sett. B.T.)
12 ottobre, 90
II.
Il Comm. Tanlongo riceverà l’on. Pietro Chiara e vorrà (addirittura l’imperativo!) essergli gentile come altra volta.
F. CRISPI
E così via di seguito: omettiamo per risparmio di tempo gli altri biglietti di Crispi a Tanlongo che sono là nel libro verde e gli altri per Cucchi, per Cardella ecc., di Crispi al “caro Comm. Tanlongo” che sono là nel processo della Banca Romana.
Ora apriamo la busta IV del plico Giolitti, e leggiamo nel primo elenco del registro dell’ispettore Martuscelli:
N. 420. Cedenti Chiara Pietra e Nicola; ordine Banca Romana. Effetti per L. 389.404 e cent. 70 andati in sofferenza nel gennajo 1862. Sino al 10 gennajo 1893 (cioè fin a dopo le scoperte delle ispezioni): “non si è pagato nulla”.
Consta agli impiegati della Banca che i vari sconti delle cambiali furono fatti in seguito a vivissime raccomandazioni di F. Crispi.
E il comm. Martuscelli ispettore sapeva le cose tanto bene e meritava tal fede intera che il senatore Finali nel proprio interrogatorio, richiesto d’informare sui risultati dell’ispezione alla Banca Romana “volendo non dire che cose di matematica esattezza” se ne riferiva “in tutto all’ispettore Martuscelli per ogni particolare!
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