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      il Crispi conosceva da un anno il criminoso segreto!
      Ebbene io domando: se qualche cosa di simile l’avessi fatto io, mi lascerebbero oggi nella Camera sedere? o dove dovrei andare a nascondermi?
     
      Ma anche il falso del 1893 è cosa vecchia! Infatti son corsi due anni. Volete dei falsi proprio più freschi? O almeno una qualche complicità in falso, per poter credere al signor Crispi - quando smentisce - ad occhi chiusi? Ecco il signor Crispi, in piena Camera, chiamato a dar conto dei tribunali statari, annunzia solennemente di “avere in mano documenti schiaccianti”.
      E trionfalmente li presenta, li legge, fa fremere la Camera e le strappa il voto che è costato a tanti la galera!
      Quanti sono gli schiaccianti documenti? due soli! il trattato di Bisacquino e il proclama dei Vespri firmatissimo. Neanche a farlo apposta... due falsi in una volta!
      Altro che il bugiardo di Goldoni! Adagio, sento dirmi! lui non sapeva di presentare due falsi! lui non sapeva di ingannare la Camera! questo s’è scoperto dal processo, poi!
      Ebbene, no! proprio dal processo si è scoperto - e fu l’avvocato fiscale Soddu-Millo che l’annunziò - che il trattato di Bisacquino; parto letterario del delegato di questura Morandi, era già stato nell’ottobre 1893 - cioè mesi prima che il signor Crispi osasse con esso mistificare la Camera, dichiarato dal sotto prefetto di Corleone non degno, per il suo tenore grottesco, di essere trasmesso alle autorità superiori.
      L’avvocato stesso fiscale non esitò a dichiararlo una fantasticheria e bastava infatti a qualunque galantuomo, per capirlo tale, un atomo solo di serietà e di buona fede.


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Lettera agli onesti di tutti i partiti
di Felice Cavallotti
1895 pagine 82

   





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