Pagina (18/82)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Quando io la prima volta fermai l’occhio, con istupore e disgusto, nei documenti dei Cinque, sul fatto gravissimo dell’effetto Crispi 29 dicembre ‘92, a distanza di pochi giorni dal discorso di Crispi del 20 nella Camera, contro l’inchiesta della Banca Romana, non aveva ancora tutta intera dinanzi, ne’ suoi precisi contorni, definiti dal codice penale, e da quello dei galantuomini, la enormezza del fatto. E basti dire ch’era sfuggito a me, com’era sfuggito a tutti.
      Appena il fatto fu segnalato e l’enormezza cominciò a trasparire, la Riforma e gli altri salariati misero avanti le mani e negarono sfacciatamente che il Crispi, il 20 dicembre, avesse difeso nella Camera la Banca! Capivano che una volta assodato questo, siccome le date parlavano, la concussione era lampante (come lo è).
      Ahimè! il deputato Crispi nella seduta del 20 dicembre aveva fatto più che difendere la Banca Romana!
      Presentata da Napoleone Colajanni la domanda dell’inchiesta fieramente contrastata dal Miceli e da altri, i quali sapevano come stavano, il più violento e più astuto nell’opporsi alla domanda onesta fu il Crispi. E doveva essere ben forte l’interesse che lo moveva ad unirsi al governo perché fosse respinta, da fargli dimenticare persino il suo odio personale contro il Giolitti. Impedire quel giorno la inchiesta sui fatti criminosi e segreti che la Banca Romana celava nel seno, era ben più che difenderla! era salvarla addirittura!
      E Francesco Crispi quel giorno la salvò!
      Oggi che tutta Italia ha saputo quali erano le oneste cose che quel giorno si vollero nascondere e ha saputo dal solenne verdetto dei Sette che Francesco Crispi in quel dì le conosceva - oggi è alla luce vergognosa di quelle rivelazioni di poi, che io consegno alla gogna della storia parlamentare le parole di Francesco Crispi in quella tornata del 20 dicembre, e poi vedremo - per triste colmo di scandalo - qual era la posizione personale del signor Crispi in quel preciso momento che dal suo stallo di deputato compiva parlando il brutto ufficio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettera agli onesti di tutti i partiti
di Felice Cavallotti
1895 pagine 82

   





Cinque Crispi Crispi Camera Banca Romana Riforma Crispi Camera Banca Crispi Banca Romana Napoleone Colajanni Miceli Crispi Giolitti Banca Romana Francesco Crispi Italia Sette Francesco Crispi Francesco Crispi Crispi