Ma qualche cosa di ben più grave del debito occulto in corso è il favore nuovo che il signor Crispi non si vergognò di mandar a chiedere a Tanlongo immediatamente dopo resogli nella Camera, come deputato, l’immenso servizio del 20 dicembre 1892.
Questo favore è descritto nella terza operazione dell’elenco n. 11 dell’ispettore Martuscelli il qual elenco è il seguente:
Atti Parlamentari n. 76 a.
Portafogli. Situazione al 10 gennaio 1893.
Operazione n. 94 del 5 gennaio 1893.
Bufardeci Emilio cedente dell’effetto n. 374, accettato da Bufardeci Sebastiano per L.13.000 - scadenza 3 aprile 1893. - Si crede nella Banca Romana che questi effetti sieno Stati scontati nell’interesse della famiglia Crispi.
Operazione n. 9251 dell’8 novembre 1892.
Campagnano Vitale di Raffaele, negoziante in mercerie, cedente degli effetti n. 28.684 a 28.687, accettati da Campagnano Raffaele, per L.16.000, scadenza 8 febbraio 1893. L’8 febbraio 1893, con operazione n. 940 bis, gli effetti furono rinnovati, coi n. 2.592 a 2.595, con riduzione a lire 15.900.
Secondo dichiarazione verbale dello stesso Campagnano Vitale, gli effetti sarebbero dipendenti da acquisti non pagati da Lina Crispi.
Operazione n. 10.757 del 20 dicembre 1892.
Crispi Francesco cedente dell’effetto n. 34.526 accettato da Giuseppe Palumbo Cardella per lire 20.000 scadenza 28 marzo 1893.
Come vedesi questo terzo dagli effetti tenuti amorosamente in portafogli (tralascio di consegnare all’ammirazione gli altri due precedenti) porta la data del 29 dicembre, vale a dire di nove giorni appena dopo il servizio reso dal Crispi, come deputato, a Tanlongo il 20 dicembre.
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