Domando a chiunque abbia senso elementare di onestà con che nome nel codice dei galantuomini chiamasi... lo sposalizio di quelle due date.
Ma aspettate ancora! Trattandosi di sposalizio, è giusto che per Crispi le date siano almeno tre; frugate in una noticina piccina piccina, rincantucciata in calce alla nota degli effetti Crispi, e scoprirete che questo effetto è il medesimo, di cui l’elenco Martuscelli ha rettificato la data che era segnata per isbaglio 19 dicembre, invece di 29 dicembre.
Dice la noticina:
Questo effetto (di 20 mila lire senza scadenza) che al 24 dicembre 1892 risulta come sospeso di cassa nella verifica di detto giorno, come dal libro sequestrato ed in atti, venne caricato in portafogli il 19 dicembre 1892 con la scadenza del 28 marzo 1893, epoca in cui venne pagato.
L’errore di stampa che ha cambiato il 29 in 19 è evidente dal contesto e dal confronto coll’elenco Martuscelli: resta adunque inoppugnabilmente accertato che non al 29, ma al 24 dicembre, quattro giorni soli dopo il discorso, l’onorevole oratore, difensore di Taniongo nella Camera, aveva già ottenuto dal medesimo il riconoscente ricambio del servizio resogli; ossia, supposto che non più di un giorno sia intercorso per la richiesta, il favore fu domandato quando non erano ancora asciutte le bozze stenografiche del discorso del 20!
E l’uomo che reclamava in quel momento questo onesto scambio di servigi, era quegli a cui Taniongo non poteva nulla negare, perché egli, Crispi, teneva in pugno da due anni, come incautamente confessò, e come i Sette constatarono, il segreto delle “cose da Corte d’Assise” che il 20 dicembre volle sottrarre alla luce!
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