Palermo, dicembre 1845
Tengo in mio potere ducati trecento, denaro del cav. Giuseppe Vassallo Paleologo che mi obbligo pagarlo al sig. avvocato D. Francesco Crispi, qualora in fra mesi quattro dalla data del presente otterrà un posto di consigliere di Intendenza in una delle provincie del regno delle due Sicilie.
Scorso tal termine senza che il real decreto o real rescritto di elezione siasi emanato, i suddetti ducati trecento saranno da me restituiti al cennato sig. cav. Vassallo. Il cennato sig. avvocato Francesco Crispi resta obbligato di giustificare che nel termine anzidetto abbia avuto luogo la elezione a consiglier di Intendenza del signor cav. Vassallo e ciò non fatto nel termine stesso, io sottoscritto potrò restituire a quest’ultimo i ducati trecento.
Visto:GIUSEPPE VASSALLO PALEOLOGO
Segue istromento notarile 26 decembre 1845 atti Marchese di Palermo confermante la obbligazione suddetta relativa al deposito fatto di onze cento da parte del sig. Giuseppe Vassallo Paleologo, per pagarle al sig. avv. Francesco Crispi ove fra quattro mesi si verificasse la condizione in detto tengo in mio potere annunziata.
L’atto è in forma esecutiva e firmato autenticamente dal notaio.
Venuto a sentore di questo documento, quel tal amico di Crispi, retour de Londres (Comandini, n.d.r), mise subito avanti le mani e telegrafò per tutta Italia ai giornali della Casa, che la mia prova dell’affare di Herz non sarebbe stata altro che questo. Ma no, ottimo reduce, io non cito quell’aneddoto antico che a solo studio di fisiologia, perché è nella giovinezza dei grandi uomini che se ne giudicano le vocazioni.
| |
Vassallo Paleologo Francesco Crispi Intendenza Sicilie Francesco Crispi Intendenza Marchese Palermo Vassallo Paleologo Crispi Crispi Londres Comandini Italia Casa Herz Francesco
|