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      In capo di sei mesi me ne tornai a Fiorenze, dove quel Pierino piffero, già stato allievo di mio padre, l'ebbe molto per male; e io, per compiacere a mio padre, lo andavo a trovare a casa e sonavo di cornetto e di flauto insieme con un suo fratel carnale che aveva nome Girolamo, ed era parecchi anni minore del ditto Piero, ed era molto da bene e buon giovane, tutto il contrario del suo fratello. Un giorno infra li altri venne mio padre alla casa di questo Piero, per udirci sonare; e pigliando grandissimo piacere di quel mio sonare, disse: - Io farò pure un maraviglioso sonatore, contro la voglia di chi mi ha voluto impedire -. A questo rispose Piero, e disse il vero: - Molto piú utile e onore trarrà il vostro Benvenuto, se lui attende a l'arte dell'orafo, che a questa pifferata -. Di queste parole mio padre ne prese tanto isdegno, veduto che ancora io avevo il medesimo oppenione di Piero, che con gran collora gli disse: - Io sapevo bene che tu eri tu quello che mi impedivi questo mio tanto desiderato fine, e sei stato quello che m'hai fatto rimuovere del mio luogo del Palazzo, pagandomi di quella grande ingratitudine che si usa per ricompenso de' gran benefizii. Io a te lo feci dare, e tu a me l'hai fatto tôrre; io a te insegnai sonare con tutte l'arte che tu sai, e tu impedisci il mio figliuolo che non facci la voglia mia. Ma tieni a mente queste profetiche parole: e' non ci va, non dico anni o mesi, ma poche settimane, che per questa tua tanto disonesta ingratitudine tu profonderai -. A queste parole rispose Pierino e disse: - Maestro Giovanni, la piú parte degli uomini, quando gl'invecchiano, insieme con essa vecchiaia impazzano, come avete fatto voi; e di questo non mi maraviglio, perché voi avete dato liberalissimamente via tutta la vostra roba, non considerato ch'e' vostri figliuoli ne avevano aver bisogno; dove io penso far tutto il contrario: di lasciar tanto a' mia figliuoli, che potranno sovenire i vostri -. A questo mio padre rispose: - Nessuno albere cattivo mai fe' buon frutto, cosí per il contrario; e piú ti dico, che tu sei cattivo e i tua figliuoli saranno pazzi e poveri, e verrano per la merzé a' mia virtuosi e ricchi figliuoli -. Cosí si partí di casa sua, brontolando l'uno e l'altro di pazze parole.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
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