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      Di nuovo feci le stampe per il giulio, quale era un San Giovanni in profilo assedere con un libro in mano, che a me non parve mai aver fatto opera cosí bella; e dall'altra banda era l'arme del ditto duca Lessandro. A presso a questa io feci la stampa per i mezzi giuli, innella quale io vi feci una testa in faccia di un San Giovannino. Questa fu la prima moneta con la testa in faccia in tanta sottigliezza di argento, che mai si facessi; e questa tale dificultà non apparisce, se none agli occhi di quelli che sono eccellenti in cotal professione. Appresso a questa io feci le stampe per li scudi d'oro; innella quale era una croce da una banda con certi piccoli cherubini, e dall'altra banda si era l'arme di Sua Eccellenzia. Fatto che io ebbi queste quattro sorte di monete, io pregai Sua Eccellenzia che terminassi la mia provisione, e mi consegnassi le sopraditte stanze, se a quella piaceva il mio servizio: alle qual parole Sua Eccellenzia mi disse benignamente che era molto contenta, e che darebbe cotai ordini. Mentre che io gli parlavo, Sua Eccellenzia era innella sua guardaroba e considerava un mirabile scoppietto, che gli era stato mandato della Alamagna: il quale bello strumento, vedutomi che io con grande attenzione lo guardavo, me lo porse in mano, dicendomi che sapeva benissimo quanto io di tal cosa mi dilettavo, e che per arra di quello che lui mi aveva promesso, io mi pigliassi della sua guardaroba uno archibuso a mio modo, da quello in fuora, che ben sapeva che ivi n'era molti de' piú belli e cosí buoni.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





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