Allui dissi che io accenderei un moccolo a quella croce, per il quale io speravo che allui toccherebbe il primo a piagnere. E perché questo è luogo di confini infra i Veniziani e Tedeschi, costui corse per populi, e veniva con essi con un grande ispiede inanzi. Io, che ero in sul mio buon cavallo, abbassai il fucile in sul mio archibuso: voltomi a' compagni, dissi: - Al primo ammazzo colui; e voi altri fate il debito vostro, perché quelli sono assassini di strada, e hanno preso questo poco dell'occasione solo per assassinarci -. Quell'oste, dove noi avevamo mangiato, chiamò un di quei caporali, ch'era vecchione, e lo pregò che rimediasse a tanto inconveniente, dicendogli: - Questo è un giovine bravissimo, e se bene voi lo taglierete a pezzi, e ne ammazzerà tanti di voi altri, e forse potria scaparvi delle mani, da poi fatto il male che gli arà -. La cosa si quietò, e quel vecchio capo di loro mi disse: - Va in pace, che tu non faresti una insalata, se tu avessi ben cento uomini teco -. Io che conoscevo che lui diceva la verità e mi ero risoluto di già e fattomi morto, non mi sentendo dire altre parole ingiuriose, scotendo il capo, dissi: - Io arei fatto tutto il mio potere, mostrando essere animal vivo e uomo - e preso il viaggio, la sera al primo alloggiamento, facemmo conto della borsa, e mi divisi da quel francioso bestiale, restando molto amico di quell'altro che era gentiluomo; e con i mia tre cavalli, soli ce ne venimmo a Ferrara. Scavalcato che io fui, me ne andai in Corte del Duca per far reverenzia a Sua Eccellenzia, per potermi partir la mattina alla volta di Santa Maria dal Loreto.
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