Sí che vegga il mondo, quando la fortuna vuol torre a 'ssassinare uno uomo, quante diverse vie la piglia. Il Papa gonfiato e ingrognato, stava considerando quel che gli aveva detto il suo figliuolo.
CXIV. Dua giorni apresso andò il cardinal Cornaro a dimandare un vescovado al Papa per un suo gentiluomo, che si domandava messer Andrea Centano. Il Papa è vero che gli aveva promesso un vescovado: essendo cosí vacato, ricordando il Cardinale al Papa sí come tal cosa lui gli aveva promesso, il Papa affermò esser la verità e che cosí gliene voleva dare; ma che voleva un piacere da Sua Signoria reverendissima, e questo si era che voleva che gli rendessi nelle mane Benvenuto. Allora il Cardinale disse: - Oh se Vostra Santità gli ha perdonato e datomelo libero, che dirà il mondo e di Vostra Santità e di me? - Il Papa replicò: - Io voglio Benvenuto, e ogniun dica quel che vuole, volendo voi il vescovado -. Il buon Cardinale disse che Sua Santità gli dessi il vescovado, e che del resto pensassi da sé e facessi da poi tutto quel che Sua Santità e voleva e poteva. Disse il Papa, pure alquanto vergognandosi della iscellerata già data fede sua: - Io manderò per Benvenuto, e per un poco di mia sadisfazione lo metterò giú in quelle camere del giardino segreto, dove lui potrà attendere a guarire, e non si gli vieterà che tutti gli amici sua lo vadino a vedere, e anche li farò dar le spese, insin che ci passi questo poco della fantasia -. Il Cardinale tornò a casa e mandommi subito a dire per quello che aspettava il vescovado, come il Papa mi rivoleva nelle mane; ma che mi terrebbe in una camera bassa innel giardin segreto; dove io starei visitato da ugniuno siccome io era in casa sua.
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