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      Parendomi d'esser uscito di uno inistimabil pelago, pensando pure che per qualche poco di tempo questa mia perversa istella mi dovessi lasciare istare, non avendo ancora ripreso il fiato da quello inistimabil pericolo, che lei me ne dette dua a un tratto innanzi. In termine di tre giorni mi occorre dua casi; a ciascuno dei dua la vita mia è in sul bilico della bilancia. Questo si fu che, andando io a Fontana Beliò a ragionare con il Re, che m'aveva iscritto una lettera, per la quale lui voleva che io facessi le stampe delle monete di tutto il suo regno, e con essa lettera m'aveva mandato alcuni disegnetti per mostrarmi parte della voglia sua; ma ben mi dava licenzia che io facessi tutto quel che a me piaceva: io avevo fatto nuovi disegni, sicondo il mio parere e sicondo la bellezza de l'arte. Cosí giunto a Fontana Beliò, uno di quei tesaurieri, che avevano commessione dal Re di provvedermi, - questo si chiamava monsignor della Fa - il quale subito mi disse: - Benvenuto, il Bologna pittore ha aùto dal Re commessione di fare il vostro gran colosso e tutte le commessione che 'l nostro Re ci aveva dato per voi, tutte ce l'ha levate, e datecele per lui. A noi c'è saputo grandemente male, e c'è parso che questo vostro italiano molto temerariamente si sia portato inverso di voi; perché voi avevi di già aùto l'opera per virtú de' vostri modelli e delle vostre fatiche; costui ve la toglie solo per il favore di madama di Tampes: e sono oramai di molti mesi, che gli ha aùto tal commessione, e ancora non s'è visto che dia ordine a nulla -. Io, maravigliato, dissi: - Come è egli possibile che io non abbia mai saputo nulla di questo?


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





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