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      Subito disse il Re: - Questa è molto piú bella cosa che mai per nessuno uomo si sia veduta, e io, che pur me ne diletto e 'ntendo, non n'arei immaginato la centesima parte -. Quei Signori, che avevano a dire contr'a di me, pareva che non si potessino saziare di lodare la ditta opera. Madama di Tampes arditamente disse: - Ben pare che voi non abbiate occhi. Non vedete voi quante belle figure di bronzo antiche son poste piú là, innelle quali consiste la vera virtú di quest'arte, e non in queste baiate moderne? - Allora il Re si mosse, e gli altri seco; e dato una occhiata alle ditte figure, e quelle, per esser lor porto i lumi inferiori, non si mostravano punto bene; a questo il Re disse: - Chi ha voluto disfavorire questo uomo, gli ha fatto un gran favore; perché mediante queste mirabile figure si vede e cognosce questa sua da gran lunga esser piú bella e piú maravigliosa di quelle. Però è da fare un gran conto di Benvenuto, che non tanto che l'opere sue restino al paragone dell'antiche, ancora quelle superano -. A questo Madama di Tampes disse che vedendo di dí tale opera, la non parrebbe l'un mille bella di quel che lei par di notte; ancora v'era da considerare, che io avevo messo un velo addosso alla ditta figura, per coprire gli errori. Questo si era un velo sottilissimo, che io avevo messo con bella grazia addosso al ditto Giove, perché gli accrescessi maestà: il quale a quelle parole io lo presi, alzandolo per di sotto, scoprendo quei bei membri genitali, e con un poco di dimostrata istizza tutto lo stracciai.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





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