Pagina (478/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      LXXXII. Da poi che cosí male io avevo fatto la mia faccenda con Bindo Altoviti, col perdere la mia testa di bronzo e 'l dargli li mia danari a vita mia, io fui chiaro di che sorte si è la fede dei mercatanti, e cosí malcontento me ne ritornai a Firenze. Subito andai a Palazzo per visitare il Duca; e Sua Eccellenzia illustrissima si era a Castello, sopra 'l Ponte a Rifredi. Trovai in Palazzo messer Pierfrancesco Ricci, maiordomo, e volendomi accostare al detto per fare le usate cerimonie, subito con una smisurata maraviglia disse: - Oh tu sei tornato! - e colla medesima maraviglia, battendo le mani, disse: - Il Duca è a Castello - e voltomi le spalle si partí. Io non potevo né sapere né immaginare il perché quella bestia si aveva fatto quei cotai atti. Subito me n'andai a Castello, ed entrato nel giardino, dove era 'l Duca, io lo vidi di discosto, che quando ei mi vide, fece segno di meravigliarsi, e mi fece intendere che io me n'andassi. Io che mi ero promesso che Sua Eccellenzia mi facessi le medesime carezze e maggiore ancora che ei mi fece quando io andai, or vedendo una tanta stravaganza, molto malcontento mi ritornai a Firenze; e riprese le mie faccende, sollicitando di tirare a fine la mia opera, non mi potevo immaginare un tale accidente da quello che e' si potessi procedere: se non che osservando in che modo mi guardava messer Sforza e certi altri di quei piú stretti al Duca, e' mi venne voglia di domandare messer Sforza che cosa voleva dire questo; il quale cosí sorridendo, disse: - Benvenuto, attendete a essere uomo dabbene, e non vi curate d'altro -. Pochi giorni appresso mi fu dato comodità che io parlai al Duca, ed ei mi fece certe carezze torbide e mi domandò quello che si faceva a Roma: cosí 'l meglio che io seppi appiccai ragionamento, e gli dissi della testa che io avevo fatta di bronzo a Bindo Altoviti, con tutto quel che era seguito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Bindo Altoviti Firenze Palazzo Duca Sua Eccellenzia Castello Ponte Rifredi Palazzo Pierfrancesco Ricci Duca Castello Castello Duca Sua Eccellenzia Firenze Sforza Duca Sforza Duca Roma Bindo Altoviti Benvenuto