.... magnifici domini Paduani;» in nome della quale donna Ricca, stipula e riceve Matteo da Colle, trombetto (tubetta) e familiare del predetto signore di Padova, fratello di Cennino e cognato della nominata donna Ricca. Tre giorni dopo, cioè a’ 19 d’agosto del medesimo anno, in burgo Cittadelle Paduani districtus, in domo habitationis infrascriptorum Mathei et Cennini, costituitasi personalmente dinanzi a Geremia Marescalchi, notaio e giudice ordinario, «honesta domina Richa, filia quondam Francisci Valaruchini de Cittadella, habitans Padue in contrata Sancti Petri, et uxor Cennini de Colj (sic, per de Colle) pictoris quondam Andree, habitatoris Padue in contrata Sancti Petri,» elegge per suo mundualdo messer Grandolfino del fu maestro Giovanni da Padova, al presente ufficiale della terra di Cittadella, affinchè con l’autorità e consenso di lui, essa donna Ricca possa contrarre obbligazione, costituirsi un procuratore e fare tutto quello che le occorra ec. E il giudice Geremia approva la elezione di tale mundualdo. Allora donna Ricca, senza por tempo in mezzo, nell’anno, mese, giorno e luogo medesimo, in nome proprio e come erede del detto messer Nascimbene, per diritto concessole in titolo ereditario di donazione da Domenico detto Menone, zio paterno di lei, con licenza del detto Grandolfino suo legittimo mundualdo, e di Cennino de Coli (sic) suo marito, ibidem presentium, fa suo procuratore il predetto uomo Matheum de Coli (sic), cittadino e abitatore di Padova, nella contrada di San Pietro, per tutto ciò e quanto spetta alla eredità sopraddetta.
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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
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