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      CAPITOLO IX.
      Come tu de’ dare (secondo) la ragione della luce, chiaroscuro alle tue figure, dotandole di ragione di rilievo.
      Se per ventura t’avvenisse, quando disegnassi o ritraessi in cappelle, o colorissi in altri luoghi contrari, che non potessi avere la luce dalla man tua, o a tuo modo, seguita di dare el rilievo alle tue figure, o veramente disegno, secondo l’ordine delle finestre che trovi ne’ detti luoghi, che ti hanno a dare la luce. E così, seguitando la luce da qual mano si sia, da’ el tuo rilievo e l’oscuro, secondo la ragione detta. E se venisse che la luce venisse o risplendesse per lo mezzo in faccia, o vero in maestà, per lo simile metti il tuo rilievo chiaro, e lo scuro alla ragione detta. E se la luce prosperasse con finestra che fusse maggiore d’altra che fusse ne’ detti luoghi, seguita sempre la più eccellente luce, e voglia con debito ragionevole intenderla e seguitarla; perchè, ciò mancando, non sarebbe tuo lavorio con nessuno rilievo, e verrebbe cosa semprice, e con poco maestero.
      CAPITOLO X.
      El modo e l’ordine del disegnare in carta pecorina e in bambagina, e aombrare di acquerelle.
      Ritornando in su ’l diritto del nostro andare, ancor si può disegnare in carta pecorina e bambagina. Nella pecorina tu puoi disegnare, o vero dibusciare, collo stile detto, mettendo prima del detto osso, seminato isparso e nettato con zampa di levre, per su per la carta,asciutto, e spolverato in forma di polvere o di vernice da scrivere. Se vuoi, poichè hai collo stile disegnato, chiarire meglio il disegno, ferma con inchiostro ne’ luoghi stremi e necessari.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275