Pagina (63/275)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Guardatene bene di questa. Ma togli lacca la qual si lavora di gomma, ed è asciutta, magra, granellosa che quasi par terra,42 e tien colore sanguineo. Questa non può essere altro che buona e perfetta. Togli questa, e triala in su la tua pría; macinala con acqua chiara, ed è buona in tavola. Ed anche s’adopera in muro con tempera; ma l’aria è sua nimica. Alcuni son che la triano con orina; ma vien dispiacevole, perchè subito puzza.
      CAPITOLO XLV.
      Della natura di un color giallo ch’è chiamato ocria.
      Giallo è un color naturale, il quale si chiama ocria. Questo colore si trova in terra di montagna, là ove si trovano certe vene come di zolfore; e là ov’è queste vene, vi si trova della sinopia, del verdeterra, e di altre maniere di colori. Vi trovai questo, essendo guidato un dì per Andrea Cennini mio padre, menandomi per lo terreno di Colle di Valdelsa, presso a’ confini di Casole, nel principio della selva del comune di Colle, di sopra a una villa che si chiama Dometaría. E pervegnendo in uno vallicello, in una grotta molta salvatica, e raschiando la grotta con una zappa, io vidi vene di più ragioni colori: cioè ocria, sinopia scura e chiara, azzurro e bianco, che ’l tenni il maggior miracolo del mondo, che bianco possa essere di vena terrigna; ricordandoti che io ne feci la prova di questo bianco, e trova’lo grasso, che non è da incarnazione. Ancora in nel detto luogo era vena di color negro. E dimostravansi i predetti colori per questo terreno, sì come si dimostra una margine nel viso di uno uomo, o di donna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





Andrea Cennini Colle Valdelsa Casole Colle Dometaría Togli