Poi, quando vuoi lavorare, abbi prima a mente di fare questo smalto bene arricciato, e un poco rasposo. Poi, secondo la storia o figura che de’ fare, se lo intonaco è secco, togli il carbone, e disegna, e componi, e cogli bene ogni tuo’ misura, battendo prima alcun filo, pigliando i mezzi degli spazi. Poi batterne alcuno, e coglierne i piani. E a questo che batti per lo mezzo, a cogliere il piano, vuole essere uno piombino da piè del filo. E poi metti il sesto grande, l’una punta in sul detto filo: e volgi il sesto mezzo tondo dal lato di sotto; poi metti la punta del sesto in sulla croce del mezzo dell’un filo e dell’altro, e fa’ l’altro mezzo tondo dal lato di sopra, e troverrai che dalla man diritta hai, per gli fili che si scontrano, fatto una crocetta. Per costante, dalla man zanca metti il filo da battere, che dia propio in su tuttadue le crocette: e troverai il tuo filo essere piano a livello. Poi componi col carbone, come detto ho, storie o figure; e guida i tuo’ spazj sempre gualivi, o uguali. Poi piglia un pennello piccolo e pontío di setole, con un poco d’ocria, senza tempera, liquida come acqua; e va’ ritraendo e disegnando le tue figure, aombrando come arai fatto con acquerelle quando imparavi a disegnare. Poi togli un mazzo di penne, e spazza bene il disegno del carbone.
Poi togli un poco di sinopia senza tempera, e col pennello puntío sottile va’ tratteggiando nasi, occhi e capellature, e tutte stremità e intorni di figure; e fa’ che queste figure sieno bene compartite con ogni misura, perchè queste ti fanno cognoscere e provedere delle figure che hai a colorire.
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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
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