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      Questa tal colla:47 abbi vernice liquida, un poca di biacca e di verderame. Mettivi dentro di quel colore ch’è il vetro: s’egli è azzurro, mettivi un poco d’indaco; s’egli è verde, vinca il verderame, e sic de singulis. E tria bene queste cose insieme, come puoi sottilissimamente. Piglia i pezzi de’ tuo’ vasi rotti, o muglioli; e se fossero in mille pezzi, commettili insieme, ponendovi di questa colla sottilmente. Lasciala seccare per ispazio d’alcuni mesi al sole ed al vento; e troverai i detti vasi essere più forti, e meglio da difendersi dall’acqua là dove sono spezzati, come dove sono saldi.
      CAPITOLO CVIII.
      A che modo si adopera la colla di pesce, e come si distempera.
      Egli è una colla che si chiama colla di pesce. Questa colla si fa di più ragioni pesce. Questa, mettendosi così el pezzucolo, o vero spicchio, in bocca tanto bisogni, e un poco fregandola a carte di pecora o altre carte, attacca insieme fortissimamente. A struggerla, è buona e perfettissima a incollare liuti, o altre cose gentili di carta o di legname o d’osso. Quando la metti al fuoco, mettivi per ogni spicchio, mezzo migliuolo d’acqua chiara.
      CAPITOLO CIX.
      Come si fa la colla di caravella, e come si distempera, e a quante cose è buona.
      Egli è una colla che si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di musetti di caravella, peducci, nervi, e molte mozzature di pelli. Questa tal colla si fa di marzo o di gennaio, quando sono quelli grandi freddi o venti; e fassi bollire tanto con acqua chiara, che torna men che per mezzo.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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