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      E per lo sopraddetto modo, passando mezza ora, il puoi mettere d’oro per lo modo sopraddetto. E questo mordente ha questa natura, che ’l ti aspetta di mettere d’oro mezza ora, un’ora, un dì, una settimana, un mese, un anno, e quanto vuoi. Tiello pur bene coperto, e guardalo dalla polvere. Questo cotal mordente non si difenderebbe nè da acqua nè da umido: ma in chiese, e dove fusse coperto e mura di mattoni; ma la sua natura è in tavola e in ferro, o dove fusse cosa che si avessi a vernicare con vernice liquida. E questi modi di queste due generazioni mordenti ti bastino.
      CAPITOLO CLIV.
      Del vernicare.
      A me pare avere detto assai del modo del colorire in muro, in fresco, in secco, e in tavola. Mo sopperremo52 al modo del colorire, e mettere d’oro, e miniare in carta. Ma prima voglio che vediamo il modo del vernicare in tavola o vero ancona, e qualunque altro lavorío si fusse, fuori che in muro.
      CAPITOLO CLV.
      Del tempo e del modo di vernicare le tavole.
      Sappi che ’l più bello e migliore vernicare che sia, si è che quanto più indugi dopo il colorire della tavola, tanto è migliore. E dico: bene indugiando parecchi anni, e per lo meno uno, e più ti riesce fresco il tuo lavoro. La ragione: il colorire per natura ha quella condizione che ha l’oro, che non vuole per compagnia d’altri metalli; e per costante hanno i colori, che, quando sono insieme con le loro tempere, non vogliono altro mescuglio d’altre tempere.
      La vernice è un licore forte, ed è dimostrativo, e vuole in tutto essere ubbidito, e annulla ogni altra tempera.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275