Se hai a lavorare in zendado, palii o altri lavori, distendili prima in telaro, sì come ti dissi della tela; e secondo il campo che ha, secondo to’ carboni o neri o bianchi. Fa’ il tuo disegno, e rafferma o con inchiostro o con colore temperato; e se bisogna sia lavorato da ciascuna delle parti una medesima storia o figura, metti il telaro al sole, vòlto il disegnato verso il sole, ch’el vi batta dentro. Sta’ dal lato di drieto col tuo colore temperato; va’ col pennello tuo sottiletto di vaio su per l’ombre che vedi del disegno fatto. Se hai a disegnare di notte, togli un lume grande verso il lato disegnato, e un lume piccolo dal lato che disegni. Ciò è al lavorare come fusse un doppiero impreso dal lato disegnato, e una candela dal lato che disegni. Se non è sole, e hai a disegnare di dì, fa’ che ’l lume di due finestre sia dal lato del disegnato, e da quel che hai a disegnare batta un lume d’una piccola finestretta. Poi incolla della colla usata dove hai a colorire e metter d’oro, e miscola un poco di chiara d’uovo con la detta colla, come sarebbe una chiara d’uovo in quattro muglioli o vero bicchieri di colla; e incollato che hai, se volessi mettere alcuna diadema o campo d’oro brunito, per farti grande onore e nome, togli gesso sottile, e un poco di bolio armenico macinato insieme sottilissimamente con un micin di zucchero. Poi con la colla usata, e poca poca di chiara d’uovo miscolata con poco di biacca, ne da’ sottilmente due volte dove vuo’ mettere d’oro. Poi da’ il tuo bolio, sì come el dài in tavola; poi metti il tuo oro con acqua chiara, miscolandovi un poco della detta tempera del bolio, e brunisci su prieta ben pulita, o asse ben soda e pulita: e così granisci e stampa in su la detta asse.
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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
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