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      Ma sopra tutto il negro avanza; chè ti scolpisce le figure meglio che nessuno altro colore: le tue figurette con cosa piana sbattile e priemile nel gesso, chè il lavoro venga ben piano. E per questo modo lavora il tuo lavorío.
      A questa opra medesima, e molto fine, buccioli di penne tagliati molto minuti sì come panico e tinti sì come detto ho. Ancora puoi lavorare del detto musaico in questo modo. Togli le tue guscia d’uovo ben peste pur bianche, e in sulla figura disegnata campeggia, riempi e lavora sì come fussi coloriti: e poi quando hai campeggiata la tua figura coi colori propii da cassetta, e temperati con un’ poca di chiara d’uovo, va’ colorendo la figura di parte in parte, sì come facessi in su lo ’ngessato propio, pur d’acquerelle di colori; e poi quando è secco, vernica sì come vernici l’altre cose in tavola. Per campeggiare le dette figure sì come fai in muro, a te conviene pigliare questo partito, di toglier fogliette dorate, o arientate, o oro grosso battuto o ariento grosso battuto: taglialo minutissimo, e colle dette mollette va’ campeggiando a modo che campeggi i tuoi gusci pesti, dove il campo richiede oro. Ancora, campeggiare di gusci bianchi il campo, bagnare di chiara d’uovo battuta, di quella che metti il tuo oro in sul vetro; bagna della medesima; metti il tuo oro come trae il campo; lascia asciugare, e brunisci con bambagia. E questo basti alla detta opera musaica, o vuoi greca.
      CAPITOLO CLXXIII.
      Il modo di lavorare colla forma dipinti in panno.
      Perchè all’arte del pennello ancora s’appartiene di certi lavorii dipinti in panno lino che son buoni da guarnelli di putti o ver fanciulli, e per certi leggii da chiese, el modo del lavorarli si è questo.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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