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      134. – Abbi una tavola di noce o di pero.... a sia di spazio come sarebbe una prieta cotta o vero mattone; la quale tavoletta sia disegnata e cavata una grossa corda. 173. – Ordina che una piastra di rame ben sottile sia dal mezzo della spalla; cominciando all’orecchie, per sino in sul fondo della cassa, e vada circondando leggiermente sanza lesione su per la carne dello ignudo, non accostandosi alla carne una corda. 185.
      Cornice. E da’ a’ casamenti per tutti questa ragione: che la cornice che fai nella sommità del casamento, vuol pendere da lato verso lo scuro in giù. 87. – E danne di questo gesso sopra le cornici e sopra le foglie, e così ne’ piani, di stecca. 113.
      Cornicetta. E lavorrai quelle cornicette (de’ casamenti) con gran piacere e diletto. 87.
      Corpo. E il fummo ch’esce della fiamma batterà nel fondo della tegghia: affumasi con corpo. 37.
      Corpo di colore. Poi sta’ un pezzetto: rimetti di questo bolio nel tuo vaselletto, e fa’ che sia la seconda volta con più corpo di colore. 131.
      Corpo. «Colore di corpo.» Ben è vero che so’ certi colorì, che non hanno corpo, i quali si chiamano pezzuola. 161. – Questo lavorío richiede essere ordinato d’alcuno altro colore campeggiato in certi luoghi, perchè paia di più vista: onde ti conviene avere colori senza corpo, cioè giallo, rosso e verde (cioè, fatto di zafferano, verzino e verderame). 173. Vedi Rosetta.
      Corrente, detto del colore. «Sciolto, Liquido.» Mescola con li predetti, i colori tutti insieme per ragioni, e fa’ il detto colore corrente e liquido con acqua chiara.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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