119.
Fogliame. Va’ ritrovando bene le cornici e fogliami che non rimangano pieni, se no gualivi. 115. – In fogliami e altri rilievi si passa di meno; ma in piani non se ne può (il gesso) dare troppo. 117.
Fogliamento. Ancora in cortine puoi fare di pennello alcuni fogliamenti d’indaco con biacca pura, su per lo campo, temperata con colla. 163.
Foglietta. Per campeggiare le dette figure sì come fai in muro, a te conviene pigliare questo partito, di toglier fogliette dorate, o arientate o oro grosso battuto, o ariento grosso battuto. 172. – E se rilevassi alcune fogliette, disegnale prima come fai la figura, e non ti curare di rilevare molte nè troppe cose confuse. 124.
Foglio reale. Vedi Stagno bianco.
Foglio tinto. Mettivi dentro dell’acqua chiara tepida. Quando è asciutta e fatta, togli un coltello, e va’ col taglio fregando su per lo foglio tinto. 16.
Fondamento delle pieghe. E poi al detto modo va’ cercando col detto pennello pur nella profondità delle delle pieghe: cercando bene i lor fondamenti. 31.
Fondere. Abbi pure maestri sufficienti che del fondere e del buttare s’intendano. 184.
Forbicine. Poi gli taglia (i peli della coda del vaio) con forbicine; e quando ne hai fatto più e più parti, asunane insieme tante, che facci di quella grossezza che vuoi i pennelli. 64. – Vuole (il pennello) essere un poco mozzetto colle forbicine, e arrotato un poco in sulla pria proferitica, tanto che si dimestichi un poco. – Vedi Pennello di vaio.
Forcella della gola. Dalla forcella della gola alla sommità dell’omero, un viso (per lunghezza). 70.
| |
Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
|
|
Stagno Vedi Pennello
|