123. – Abbi uno stiletto di scopa o di legno forte, o d’osso, punzio, come stile proprio da disegnare, da l’un de’ lati; dall’altro, pianetto da grattare. E colla punta di questo cotale stile va’ disegnando e ritrovando tutti i tuo’ drappi, e coll’altro lato dello stile va’ grattando, o gittandone giù il colore bellamente. 142. – Avendo il tuo disegno fornito, e vuoi grattare via certi campi che comunemente si vogliono mettere d’azzurro oltramarino ad olio, togli uno stile di piombo e va’ fregando sopra il detto oro, che tel leva subitamente via. 172.
Grattugiare. Togli una poca di grana pesta, e un poco di verzino: cuocili insieme; ma fa’ che il verzino o tu ’l grattugia o tu il radi con vetro. 62.
Gravare. «Rendere grave.» Conservando e ritenendo la tua mano, riguardandola dalle fatiche, come in gittare pietre, palo di ferro, e molte altre cose che sono contrarie alla mano, da darle cagione di gravarla. 29.
Greggio. Perchè la polvere del vetro va ritraendo l’orpimento al greggio della pietra. 47.
Groppo. «Nodo del legno.» Ritorniamo pure ai groppi o ver nodi e altre magagne che avesse il piano della tavola. 113.
Grossamente. «Dicesi in proverbio. Chi grossamente lavora, grossamente guadagna, per significare: Che chi lavora di sua arte un po’ alla grossa, con meno diligenza e bontà, guadagna assai più di chi fa il contrario.»
– E sarà il nome tuo sì buono in dare buon colore, che se un maestro arà un ducato d’una figura, a te ne sarà proferto due, e verrai ad avere tua intenzione: come che proverbio antico sia: chi grossamente lavora, grossamente guadagna.
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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
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Abbi
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