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      153.
      Mordente a olio e d’aglio. E poi puoi mettere le diademe o campi d’oro con mordenti ad olio; e gli adornamenti con mordenti d’aglio, e vernicati poi. 165.
      Mordere. E quando morde (il mordente) un poco, metterlo d’oro fine. 128. – E se vedi che (il mordente) piccola cosa morda e tegna, allora togli le pinzette, taglia un mezzo pezzo d’oro fino o d’oro di metà, o d’ariento benchè non durano, e mettilo sopra il detto mordente. 151.
      Morella. «Color paonazzo.» Nel tignere le tue carte nel colore della morella o vero pagonazza, togli per quella quantità di fogli che ho detto di sopra, cioè mezza oncia di biacca grossa e quanto una fava di lapis amatita. 18.
      Morello. «Lo stesso che Morella.» La prieta pura (dell’amatito) è di color di pagonazzo o ver morello, ed ha un tiglio come cinabro. 42. – A colorire un vestire pagonazzo, o vero morello, in fresco. Rub. del cap. 76.
      Mortaio. Pesta prima questa tal prieta (l’amatito) in mortaio di bronzo, perchè rompendola in su la tua proferitica prieta, si potrebbe spezzare. 42.
      Mortaro. Convienti per mortaro di bronzo pestarlo (il giallorino). 46.
      Mortìna. «Mortella.» Prima ti conviene avere cuoio bianco, el quale non sia concio se non con mortina o vuoi cefalonia. 169
      Mostrare. Ma guarti che non fusse pietra d’azzurro della Magna, che mostra molto bella all’occhio, che pare uno smalto. 62.
      Mozzatura. Vedi Colla di spicchi.
      Mozzetto, agg. di pennello di vaio. E se vuoi rimangano i tuoi disegni un poco più lecchetti, davvi un poco di acquerella,... come un pennello mozzetto.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





Morella Magna