13.
Muro (in). Lavorare in muro. E tieni bene a mente, che chi imparasse a lavorare prima in muro, e poi in tavola, non viene così perfetto maestro nell’arte, come perviene a imparare prima in tavola, e poi in muro. 103. Vedi Colorire in fresco.
Musaico. Vedi Guscio d’uovo.
Muta, Volta, Fiata. E se l’azzurro venisse lordo di niente, piglia un poco di lisciva o d’acqua chiara, e mettila sopra il vasellino e rimescola insieme l’uno e l’altro: e questo farai due o tre mute, e sarà l’azzurro ben purgato. 62.
Naturale. «Ritrarre e disegnare del naturale.» Ritra’ne (degli animali) e disegna più che puoi del naturale, e proverai.
Negro. «Color nero.» Poi è negro il quale si fa di sermenti di vite, i quali sermenti si vogliono bruciarli. 37.
Nero. E quando (i sermenti di vite) sono bruciati, buttarvi su dell’acqua, e spegnerli e tirarli a modo dell’altro nero. 37.
Nocchiuolino. «Piccolo nocchio, o nodo.» Va’ poi con punta di coltellino ricercandola, se nessuno nocchiolino vi fosse, e tollo via. 125.
Nócciolo. Vedi Puzza.
Nocciuoletto. Vedi Mella.
Nodo della coscia. Dal bellico al nodo della coscia, un viso; dalla coscia al ginocchio, due visi. 70.
– della mano. Dal gomito al nodo della mano, un viso ed una delle tre misure. 70.
Occhio di vetro. Quando è secco (il cimiero) radilo e puliscilo; e poi se bisogna fare occhi di vetro, con gesso da rilevare li commetti e rilieva, se di bisogno è. 169.
Ocria. Giallo è un color naturale, il quale si chiama ocria. 45. – Quando tu vuo’ tignere carta di cavretto, o veramente foglio di carta bambagina, togli quanto una mezza noce di verdeterra, e per la metà d’essa un po’ d’ocria.
| |
Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
|
|
Colorire Guscio Volta Fiata Puzza Mella
|