124.
Pennello acuto. Poi togli un pennello di vaio, acuto, e con bianco puro fa’ i bianchi delli occhi, e in su la punta del naso, e un pochettino dalla proda della bocca. Tocca cotali rilievuzzi gentili. 67.
– aguzzo. Poi abbi un pennello aguzzo di vaio, e va’ rifermando bene ogni contorno, naso, occhi, labbri e orecchi, di questo verdaccio. 67.
– grosso. E fanne un pennello grosso, dove vada una libra delle dette setole, e legalo a un’asta grossetta. 65.
– morbido. Togli olio di linseme ben bollito, a modo che t’insegnerò ne’ mordenti; e con pennello morbido ne da’ una volta per tutto. 25.
– mozzetto. E aombrare con pennello fatto di code di vaio, mozzetto e squasi sempre asciutto. 10.
– mozzo. E fanne di quelli che le punte sieno ben gualive di ciascuna setola, che si chiamano pennelli mozzi. 65. – E con pennello di setole mozzo, premuto col dito grosso, e col lungo della man zanca, va’ e comincia a ombrare. 67. – Fa’ che sia calda (la colla) quanto puoi, e con pennello di setola mozzo e morbido ne da’ a ciascuna delle parti. 162.
– pontío, puntío o punzío» E fanne di quelli (pennelli) che le punte sieno ben gualive di ciascuna setole, che si chiamano pennelli mozzi; e di quelli che sieno puntii, d’ogni maniera di grossezza. 65. – Poi piglia un pennello piccolo e pontío di setole con un poco d’ocria senza tempera, liquida come acqua. 67. – Poi togli un poco di sinopia senza tempera, e col pennello puntío sottile va’ tratteggiando nasi, occhi e capellature. ivi.
Pennello di setole.
| |
Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
|
|
|