13.
Ritagliare. «Far risaltare dal campo d’una tavola i contorni delle figure con segni fatti col pennello, o con ferretto aguzzo.» E con pennello picciolo di vaio va’ coprendo e ritagliando le figure del campo, sì come vedrai quelli segnolini che grattasti colla agugella. 140. – Se vuoi fare senza ritagliare con biacca e pennello, togli i tuoi ferretti, e radi tutto l’oro ch’è di avanzo che va sopra la figura. ivi.
Ritoccare in secco. Aombra lo scuro con azzurro oltramarino, e la incarnazione più chiara ombra con verde terra, ritoccandolo poi in secco. 77.
Ritrarre. Avendo prima usato un tempo il disegnare.... cioè in tavoletta, affaticati e dilettati di ritrarre sempre le migliori cose che trovar puoi per mano fatte di gran maestri. 27.
– di naturale. Attendi che la più perfetta guida che possa avere e migliore timone, si è la triunfal porta del ritrarre di naturale. 28.
Ritriare. «Macinare di nuovo.» Ritorna a ritriare, o vero macinare, di colore in colore, come facesti a lavorare in fresco; salvo dove triavi con acqua, tria ora con questo olio. 93.
Ritrovare. Va’ e comincia a ombrare sotto il mento, e più dalla parte dove dee essere più scuro il viso, andando ritrovando sotto il labbro della bocca, e in nelle prode della bocca. 67.
Rocchietto. Abbi qualche bastone di saligaro, secco e gentile, e fanne cotali rocchietti di lunghezza come una palma di mano. 33.
* Romola. «Crusca.» Poi togli acqua calda bollita con romola o ver crusca, e lavagli la faccia. 179.
Rosetta. «Colorino di rosa.
| |
Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
|
|
|