14.
Spugna. E con la detta spugna, mezza premuta della detta tempera, va’ ugualmente sopra tutto il lavoro. 72. –Abbi una spugna gentile; lavala bene; e intignila in acqua ben chiara; priemila. Poi dove vuoi mettere d’oro, va’ fregando gentilmente con questa spugna non troppo bagnata. 131.
* Squasi. «Quasi.» E aombrare con pennello fatto di code di vaio, mozzetto e squasi sempre asciutto. 10.
Stagno battuto. Abbi poi colla con pezzuoli di stagno battuto, come quattrini, e cuopri bene dov’è ferro: e questo si fa, perchè la ruggine dal ferro non passi mai sopra il gesso. 113.
– bianco, «cioè, inargentato.» Quando adorni di stagno o bianco, o dorato, che l’abbia a tagliare con coltellino; prima abbia un’asse ben pulita, di noce o di pero, o di susino, sottile non troppo, per ogni parte quadra, sì come un foglio reale. 97. – Ancora, se vuoi fare stelle d’oro fino, o mettere la diadema de’ santi, o adornare con coltellino,... ti conviene prima mettere l’oro fine in su lo stagno dorato. 98.
– dorato. «Tinto con vernice chiamata Doratura.» In muro i più hanno per usanza adornare con stagno dorato perchè è di meno spesa. 96. – Lo stagno dorato si fa in questo modo. Abbi un’asse lunga tre o quattro braccia, ben pulita; e ungesi con grasso o con sevo. Mettevisi su di questo stagno bianco poi con un licore che si chiama doratura, si mette sopra il detto stagno in tre o in quattro luoghi poco per luogo. 99.
– giallo. Vedi Impronta.
Stagnuolo. «Stagno in foglia.» Adopera in suo cambio innanzi dello stagno battuto, o vogli stagnuoli.
| |
Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze 1859
pagine 275 |
|
|
Abbi Doratura Impronta Abbi
|