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      Quanto alla bianchezza dell'arme pensò di forbirle al primo villaggio per modo che vincessero l'ermellino; e con questo s'acquetò e proseguì il suo viaggio senza calcar altra via che quella ove fosse piaciuto al suo cavallo di condurlo, tenendo per fermo che in ciò consistesse la forza delle avventure.
      Così camminando il nostro novello venturiero parlava fra sé e diceva: "Chi può dubitare che nei tempi avvenire quand'esca alla luce la vera storia delle famose mie gesta, il savio che la scriverà, accingendosi a dar conto di questa mia prima uscita sì di buon'ora, non cominci in questa maniera? - Aveva appena per l'ampia e spaziosa terra il rubicondo Apollo stese le dorate fila dei suoi vaghi capelli, e appena i piccoli dipinti augelli con le canore lor lingue avevano salutato con dolce melliflua armonia lo spuntare della rosea Aurora, la quale abbandonando le morbide piume del geloso marito mostravasi per le porte e finestre del Mancego orizzonte a' mortali, quando il famoso don Chisciotte della Mancia, lasciate le oziose piume, salì sul famoso suo cavallo Ronzinante, e cominciò a scorrere l'antica e celebre campagna di Montiello... (ed era il vero, da che battea quella strada) poi soggiunse esclamando; "Oh età fortunata, o secolo venturoso in cui vedranno la luce le famose mie imprese, degne di essere incise in bronzi, scolpite in marmi, e dipinte in tele per eterna memoria alla posterità! O tu savio incantatore, chiunque tu sia per essere, a cui sarà dato in sorte d'essere il cronista di questa peregrina storia, priegoti non obliare il mio buon Ronzinante, perpetuo compagno in ogni mio viaggio e vicenda.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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