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      Prese il barbiere un altro libro e disse: - Questo è lo Specchio della Cavalleria. - Ah! lo conosco molto bene, rispose il curato; ecco qua il signor Rinaldo Montalbano cogli amici e compagni suoi più ladri di Caco, e i dodici paladini col loro storico veritiero Turpino! In verità che sarei per condannarli soltanto ad eterno bando non per altro se non perché hanno avuto gran parte nella invenzione del celebre Matteo Boiardo, donde ha poi ordita la sua tela il cristiano poeta Lodovico Ariosto; al quale, se qui si trovasse, e parlasse un idioma diverso dal suo proprio, non porterei rispetto, ma se fosse nel suo linguaggio originale, me lo riporrei sopra la testa. - Io lo tengo in italiano, disse il barbiere, ma non l'intendo. - Non è neppur bene che da voi sia inteso, rispose il curato; e perdoniamo per ora a quel signor capitano che lo ha tradotto in lingua castigliana, togliendogli gran parte del nativo suo pregio; ma così avverrà a tutti coloro che si impegnano a tradurre libri poetici, mentre per quanto studio vi pongano, per quanta attitudine vi abbiano, non potranno mai darceli tali quali essi nacquero. Giudico pertanto che questo, e gli altri libri tutti che troveremo, e che trattano di simili cose di Francia, si raccolgano e si pongano in deposito entro un pozzo senz'acqua finché sia deciso ponderatamente quale dovrà essere il loro destino. Questo non vale per Bernardo del Carpio che qui si trova, né d'un altro chiamato Roncisvalle, i quali se capitano nelle mie mani hanno da passare in quelle della serva, e da queste senza nessuna remissione alle fiamme.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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