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      Disse il padrone a Sancio che esaminasse quel fardello; e Sancio obbedì, e ad onta che fosse assicurato con catena chiusa da un lucchetto, per le parti rotte e fracide vide quanto conteneva, cioè: quattro camicie di tela d'Olanda fina ed altra biancheria non meno candida che finissima, e aggomitolato in un moccichino un buon monticello di scudi d'oro. Quando Sancio li ebbe scoperti esclamò: - Benedetto sia il cielo che ci offre finalmente una avventura da cui trarremo profitto; e frugando allora ancor più trovò un libricciuolo di memorie riccamente guernito. Questo lo volle don Chisciotte, dicendo a Sancio che serbasse i denari per suo proprio uso. Sancio gli baciò la mano per tanto favore, e togliendo dal valigiotto la biancheria la unì alla
      vettovaglia che seco portava. Come don Chisciotte ebbe osservata ogni cosa: - Sembrami, disse, o Sancio, (e non è possibile che sia altramente), che qualche passeggiero smarrita la via sarà entrato in queste gore, e qui lo avranno assaltato i malandrini, i quali poi lo avranno altresì sotterrato in questo recondito sito. - Ciò non può essere, rispose Sancio, perché se fossero stati malandrini non avriano lasciato qui il danaro. - È vero, soggiunse don Chisciotte; dunque non saprei indovinare donde tal cosa procedesse; ma attendi, e vedremo se in questo libretto di memorie v'è scritto cosa alcuna d'onde possiamo conoscere ciò che muove la nostra curiosità. Lo aperse, e trovatovi per la prima cosa un sonetto scritto in bel carattere, lo lesse ad alta voce perché lo sentisse anche Sancio, e questo n'era il concetto:


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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