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      Ora sappiate che udendo il giovane la nostra risposta, voltò le redini, e si avviò alla parte da noi accennatagli, lasciandoci tutti contenti della sua bella presenza e del suo buon garbo, ma attoniti nel tempo medesimo della sua domanda e della fretta con cui s'incamminò verso la Sierra. Da quel punto in poi non lo abbiamo più veduto; se non che dopo alcuni giorni, incontratosi egli per istrada in uno dei nostri pastori, se gli accostò, gli diede di molte pugna e calci, e poi se ne andò alla volta dell'asina del pastore che portava la vettovaglia, tolse quanto pane e cacio aveva, e fatto questo, sparì via, si può dire, in un lampo rinselvandosi nella Sierra. Quando noi caprai avemmo questa notizia siamo andati a cercarlo per quasi due giorni nei luoghi più romiti, e finalmente lo trovammo nascosto nel vano di un vecchio sughero. Egli si fece incontro a noi con grande cortesia, col vestito tutto lacero, sfigurato nella faccia ed abbronzato dal sole per modo che lo abbiamo appena riconosciuto: se non che ci siamo assicurati ch'egli era quel desso considerando le vesti così lacere che avevamo prima vedute e le notizie che di lui ci erano state date. Ci salutò con gentilezza, e in poche ma succose parole ci disse che non facessimo le meraviglie del suo stato, perché così era obbligato di fare per compiere una certa penitenza impostagli pe' suoi peccati. Lo pregammo a volerci dire chi egli fosse, ma si rifiutò costantemente; gli abbiamo detto che quando avesse bisogno di sostentamento, senza il quale non potea certamente campare, ci facesse sapere dove dovessimo andarlo a trovare, perché con tutta la premura e l'affetto gliel'avremmo portato e che, se ne anche questo gli piaceva, lo avremmo condotto ai nostri casolari; e se tuttavia non le piacevano le nostre offerte, ci chiedesse almeno quello di cui aveva bisogno, ma si astenesse dall'usar violenza ai pastori come avea fatto.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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