Buona è la tua sposa Camilla, tu godi tranquillamente del merito suo, nessuno te ne turba il possedimento, le brame di lei si confinano alle pareti domestiche, tu sei il suo cielo in terra, l'unico suo desiderio; il compimento delle sue brame e la misura della sua volontà uniformata colla tua interamente e con quella del cielo: ora se la miniera del suo onore, della sua bellezza, della onestà e della ritiratezza ti fornisce senza veruna tua fatica quante ricchezze mai puoi bramare, perché vuoi tu scavar nelle viscere della terra, e cercare nuove vene e nuovo tesoro non più veduto mettendo ogni cosa in pericolo? Perché non pensi piuttosto che a chi cerca l'impossibile è spesse volte e con ragione negato anche il possibile. Però un poeta diceva: Io vo cercando nella morte la vita, nella malattia la sanità; nella prigione la libertà, nella chiusura l'uscita, nel traditore la lealtà: ma l'avverso mio destino d'accordo col cielo ha decretato, che poiché cerco l'impossibile, anche il possibile mi sia negato.
Andò Anselmo il dì seguente alla campagna, lasciando detto a Camilla che Lotario verrebbe ogni giorno a pranzare con lei durante la sua lontananza, e che lo tenesse in conto della sua persona medesima. Si afflisse Camilla, come prudente ed onesta consorte, al ricevere quell'ordine, e rispose che non le pareva ben fatto che altri occupasse il posto del marito assente; e che se a ciò s'induceva stimando che non sapesse ella porsi alla testa della famiglia, ne facesse in tale occasione la prova, e conoscerebbe per esperienza ch'era capace e di questo e di molto più. Le replicò Anselmo che così aveva stabilito, e ch'ella fosse contenta di obbedirlo.
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