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      Promise Lotario: ma partito che fu di casa si pentì interamente di ciò che aveva fatto, considerando che avrebbe potuto vendicarsi di Camilla senza valersi di un mezzo sì crudele e disonorato. Malediceva il suo proprio giudizio, vituperava la sua imprudente risoluzione, né sapeva di qual mezzo valersi per distruggere il già fatto, o per escirne mercé un ragionevole partito.
      Si decise al fine di palesare il tutto a Camilla; e siccome occorreva di non perder tempo, procacciò il mezzo di trovarla sola in quello stesso giorno. Poiché essa lo vide, ed ebbe occasione di potergli parlare liberamente, gli disse: - Sappiate, amico Lotario, che io ho un tormento al cuore che me lo agita di maniera da farmelo scoppiare nel petto; e debb'essere maraviglia se ciò non avviene, essendo giunta la impudenza di Leonella al segno di conversare con l'amante suo quasi intera la giornata con tanto danno della mia riputazione quando potrà considerarlo chi lo vede escire di casa mia in ore sì inusitate: e il peggio sì è che non posso farle rimprovero, né castigarla, essendo essa a parte dei miei errori, ciò che mi costringe a tacere de' suoi, per lo che io pavento di una qualche disgrazia." Credeva Lotario al principio di un tale discorso che fosse questo un artifizio di Camilla per gettare sopra Leonella il suo proprio peccato: ma vedendola piangere, averne pena e chiedergli rimedio, conobbe essere lei veritiera, donde rimase confuso, e più che mai pentito di ciò che aveva fatto: tuttavolta rispose a Camilla che non si crucciasse punto mentre egli avrebbe saputo metter freno alla temerità di Leonella.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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