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      Ma che vo io fantasticando? ha duopo forse una forte risoluzione di qualche consiglio? No, certamente, il traditore si avanzi, e se ne faccia vendetta: entri il falso e perfido uomo, venga, muoia, finiamola; poi ne accada che può. Pura io mi abbandonai in potere di colui che il cielo mi fece sposo, e pura mi voglio conservare con lui." E dicendo questo passeggiava per quella stanza col pugnale sguainato, in tal modo che pareva uscita di senno; e non già una donna inspirata dall'onore, ma un disperato bravaccio.
      Anselmo, coperto dalle tappezerie dietro le quali era ascoso, ogni cosa sentiva con somma sua ammirazione, e gli sembrava di avere avute prove abbastanza luminose senza cercarne di vantaggio, e già bramava che Lotario non comparisse per tema di qualche sinistro; stava per uscire ad abbracciare la buona moglie ma non fu in tempo, perché in quell'istante tornò Leonella conducendo Lotario per mano. Quando lo vide Camilla, segnò col pugnale una striscia sulla terra dinanzi a lui e gli disse: - Considera ciò che sto per dirti, Lotario: se per avventura tu osassi passare questo segno che vedi, od anche solo accostarviti, al punto che io ti vegga a ciò determinato, io mi trapasso il petto con questo pugnale di cui sono armata; e innanzi che tu ti accinga a dirmi una sola parola voglio che mi ascolti; che ti resterà poi tempo a soggiungere quello che più vorrai. Prima di tutto voglio che tu mi dica se conosci Anselmo mio marito, e in che opinione lo tieni; in secondo luogo voglio sapere egualmente se tu conosci me: rispondimi, non turbarti, né vi pensare molto perché non ti domando cose difficili.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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