Pagina (428/1298)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Avete ai vostri piedi la vostra sposa, e quella che vorreste fosse vostra sta fra le braccia di suo marito. Credete voi cosa giusta o possibile il disfare ciò che dal Cielo si è fatto? Non è forse miglior consiglio sollevare alla vostra altezza colei che, esempio di virtù e di fermezza, vi sta qui dinanzi bagnando di amoroso pianto il viso e il petto del vero suo sposo? Vi prego, per quanto v'ha in cielo di sacro, e per onore di voi stesso vi supplico che il presente sì chiaro disinganno non solo non accresca lo sdegno vostro, ma lo diminuisca per modo da permettere con quiete e tranquillamente che questi due amanti vivano uniti senza ostacolo per tutto il tempo che loro concederà il Cielo. Sarà questa la più alta prova della generosità ond'è fornito il nobile ed illustre vostro cuore, e conoscerà il mondo che la ragione prevale in voi ad ogni passione."
      Frattanto che parlava a questa maniera Cardenio, benché tenesse abbracciata Lucinda, non perdeva di vista don Fernando, deliberato se mai facesse qualche moto in suo pregiudizio, di difendersi e di offendere anche quei tutti che se gli palesassero nemici a costo della propria vita. In questo mentre gli amici di don Fernando, il curato e il barbiere che furono presenti ad ogni cosa, intervennero a rendere la scena più grave, né vi mancò quel buon uomo di Sancio Pancia. Si fecero tutti attorno a don Fernando supplicandolo di aver compassione delle lagrime di Dorotea, e che vero essendo (come non dubitavano) ciò che da lei era stato esposto, non la lasciasse delusa nelle sue giuste speranze.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Cielo Cielo Cardenio Lucinda Fernando Fernando Sancio Pancia Fernando Dorotea