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      - Vi bacio le mani, signora mia, rispose lo schiavo, e per lei e per me, e apprezzo grandemente, siccome debbo, il favore offertoci, che molto grande debb'essere se viene da persone sì ragguardevoli come sembra che siate voi. - Ditemi, o signore, soggiunse allora Dorotea: questa straniera è ella cristiana o mora? Poiché e il suo abito e il silenzio fanno supporre che sia quale noi non vorremmo che fosse. - Mora disse lo schiavo, e nell'arnese e nel corpo, ma cristiana nell'anima, avendo un vivo desiderio di farsi tale. - Non è dunque battezzata? replicò Lucinda. - Non la è finora, rispose lo schiavo, perché non se ne ebbe opportunità, da che si tolse da Algeri sua patria, né si trovò sin qui in un frangente sì vicino alla morte che obbligasse a battezzarla prima di essere appieno istrutta delle cerimonie tutte comandate dalla santa nostra religione: ma se a Dio piace adempirà quanto prima a questo sacro dovere e con la solennità che si convien alla sua condizione, ch'è assai maggiore di quello che può apparire dal suo e dal mio vestimento."
      Queste risposte fecero nascere negli astanti tutti la brama di sapere chi fosse la mora e lo schiavo; ma nessuno si permise per allora di progredire nelle dimande, conoscendo che quello era tempo da procurare ad ambedue qualche riposo, piuttosto che rendersi loro importuni con soddisfazione della propria curiosità. Dorotea dunque la prese per mano, se la fece sedere vicina, e la pregò che si togliesse il velo dal viso. Essa mirò lo schiavo, come se gli domandasse di farle sapere che cosa voleasi da lei, e quello che dovesse ella fare.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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