- Signore, diss'io al padre suo, i Turchi le infusero spavento, come voi dite; ma poiché essa rinviene, e mi comandò di partire non voglio darle fastidio; restatevi in pace, e con vostra permissione tornerò se occorra, a cogliere erbe in questo giardino; che, a quanto ne dice il mio padrone, gli somministra la più saporita insalata che egli possa mai desiderare.
- Te ne potrai tornare ogni volta che ti sia in grado, rispose Agi-Morato, perché mia figliuola non ti disse di andartene per aver avuto molestie da alcun cristiano, ma piuttosto credendosi di parlare coi Turchi, e fors'anche perché tu non perdessi tempo a raccorre gli erbaggi."
Con ciò io tolsi da amendue licenza, ed essa (a quanto sembrava) coll'anima che le fuggiva dal seno, se n'entrò con suo padre, restando io nel giardino che visitai da per tutto a mia voglia. Osservai diligentemente gl'ingressi e le uscite, il sito della casa, e la opportunità di cui mi poteva prevalere per compiere il nostro disegno. Fatto questo, me ne tornai, e diedi contezza al rinnegato ed ai compagni miei di ciò che mi era avvenuto.
Mi pareva mill'anni di poter arrivare a godere senza timore del bene che mi offeriva la sorte col possesso della bella Zoraida; e finalmente passò il tempo, e arrivò il giorno ed il punto da noi tanto desiderato, ed attenendoci tutti al consiglio ed alle disposizioni prese, dopo le più mature considerazioni da noi fatte, avemmo il buon successo da noi bramato; perché il venerdì seguente al giorno in cui io parlai colla bella Zoraida, il rinnegato sull'imbrunire della notte diede fondo colla barca quasi di rimpetto al sito dove ella trovavasi.
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