Tutto ciò fu eseguito con grande celerità, ed in tal guisa si fecero a vela otto miglia all'ora senz'aver altro timore fuori che quello d'incontrarci in qualche corsaro. Apprestammo di che mangiare ai Mori Bagarini che furono racconsolati dal rinnegato, il quale li assicurò che non erano altrimenti schiavi, e che alla prima occasione sarebbero lasciati andar liberi. Lo stesso fu detto anche al padre di Zoraida il quale rispose: "Ogni altra cosa io potrei sperare o attendermi dalla vostra liberalità, o cristiani, eccetto che di vedermi ridonata la libertà; né dovete tenermi sciocco a segno di crederlo, che non vi sareste esposti a tanto pericolo con questa intenzione; sapendo sopratutto chi mi son io, e qual prezzo potete sperare. Anzi se volete venire a patti subito vi offro quanto possedo per riacquistare la libertà mia e quella di mia figliuola, la quale è la più grande e la miglior parte dell'anima mia." Ciò detto, si mise a piangere sì amaramente che tutti ci mosse a compassione, e costrinse Zoraida ad alzare gli occhi.
Vedendolo ella ne sentì commozione sì viva, che si tolse da me, e corse ad abbracciarlo; ed accostando il dolente viso di lui al suo, sì dirotto, sì tenero, sì compassionevole era il loro pianto che mossero noi tutti a lagrimare con essi. Quando il padre si avvide che Zoraida era adorna di vestiti e carica di molte gioie le disse in suo linguaggio:
- Che vuol dir ciò, figlia mia? Iersera prima che c'intervenisse sì terribile sciagura tu portavi i tuoi casalinghi vestiti, e adesso ti veggo raffazzonata delle migliori vesti che tieni quando è prospera la fortuna?
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